Podcast ep.3 di Evoluzione Mentale

Cari amici,

ben ritrovati.

Nell’ultimo podcast abbiamo definito cosa sono gli implant.

Oggi iniziamo a vedere in che modo è stato scoperchiato il vaso di pandora di questo fenomeno.

Già nel podcast precedente ho citato Corrado Malanga che, grazie alle ipnosi regressive, ha portato alla luce varie pratiche adottate da extraterrestri nei confronti di umani inconsapevoli.

Risulta che tali rapimenti sono stati fatti per diversi scopi. E tra questi c’è anche il controllo.

Quindi possiamo dire che, in questi casi, ci troviamo di fronte a degli implant sia fisici (si sono trovati anche microcips installati negli addotti) che psicologici e telepatici.

Premetto che la mia ricerca si basa soprattutto sulla regressione cosciente che rispetto a quella ottenuta tramite ipnosi può essere soggetta a falsificazione, cioè, chi si sottopone alle sedute, potrebbe inventare la descrizione di un episodio, in modo cosciente o incosciente.

Le motivazioni di una falsificazione cosciente, cioè quando la persona sa di raccontarmi delle frottole, può essere dovuta a :

  1. incapacità di affrontare la sua storia reale, perché l’episodio reale è troppo difficile ad affrontare, troppo carico emotivamente. In questo caso ci si deve avvicinare gradualmente.
  2. per compensare problemi di autostima, in altri termini vuole farsi vedere interessante, in questo caso la persona non è realmente interessata a migliorare e di conseguenza si può fare ben poco.
  3. per vari meccanismi di transfer, cioè sente di dover raccontare fatti in base a modelli comportamentali acquisiti o subiti in passato, qui la persona va aiutata a fare chiarezza.
  4. o semplicemente perché cerca una soluzione, cioè la mente si avvicina alla realtà gradualmente per similitudini, in questo caso si tratta di aspettare perché il fatto reale emerge di certo, si tratta solo di tempo.

Mentre le motivazioni di una falsificazione incosciente o non voluta sono :

  1. si prendono per proprie, immagini di altri, possono essere state prese per vari motivi ma normalmente perché, precedentemente, il vecchio proprietario ha dimostrato di sopravvivere meglio di noi. Faccio un esempio : Caio non ha mai avuto successo con le donne e quando si arriva su argomento donne Caio racconta una avventura del suo amico Tizio perché quest’ultimo aveva l’immagine di donnaiolo.
  2. si è sotto l’influenza di persone o entità, questo non è così raro come si può pensare e nemmeno relegato all’ambito del satanismo. Anzi oserei dire che il satanismo è una drammatizzazione del meccanismo della possessione. In questo caso io preferisco aiutare l’entità a liberarsi con la stessa empatia con la quale aiuto la persona ospitante. Non condivido gli esorcismi della chiesa cattolica che vengono fatti con aggressività, ostilità e drammatizzazione, perché questo è un altro modo per mantenere aberrato questo pianeta.
  3. sono creazioni che la persona ha fatto nel passato, queste sono chiamate da alcuni forme pensiero, queste si dissolvono facilmente.
  4. o semplicemente una creazione involontaria

A questo punto sorge spontanea la domanda : perché utilizzare la regressione cosciente rispetto a quella sotto ipnosi, visto che la prima può essere falsata rispetto alla seconda?

La risposta è semplice : perché la regressione cosciente non ha nessuna controindicazione, mentre la prima si. Teniamo sempre presente che la priorità è il benessere delle persone, e solo se quest’ultima è garantita, ci si può impegnare anche nella ricerca.

Già in altri podcast ho spiegato che, l’ipnosi, riproponendo in modo benigno gli stessi meccanismi dei traumi, può  lasciare “degli effetti secondari” nella persona che è stata ipnotizzata, ma non è l’unico motivo.

Nel lavoro che facciamo in “evoluzione mentale”  la cosa più importante è portare la persona alla consapevolezza ed alla auto-determinazione. Con l’ipnosi, normalmente, si registra la seduta e poi la persona che è stata ipnotizzata viene a conoscere la verità riascoltando la registrazione una volta tornata cosciente.

Questa soluzione è certamente da preferire rispetto alla sedute di psicoanalisti o di maestri new age aggiungono erroneamente le loro interpretazioni, ma comunque non è una conoscenza diretta.

Solo se la persona in seduta guarda il contenuto del’inconscio, così com’è, senza filtri o interpretazioni raggiunge la piena consapevolezza.

Quindi la soluzione migliore è quella certamente della regressione cosciente, ma a questo punto dobbiamo adottare delle contromisure per azzerare i possibili errori.

Come si raggiunge la certezza scientifica della congruità delle immagini che si ottengono con la regressione cosciente?

Fortunatamente, oggi abbiamo a disposizione la certificazione strumentale, che ci permette di identificare in modo preciso la veridicità di una immagine o di un ricordo, ma, la madre di tutte le certezze, è il cambiamento nella vita.

Se nella vita di tutti i giorni osserviamo un cambiamento , un miglioramento anche se piccolo,questa è la prova più bella e più completa che il  lavoro che stiamo facendo è corretto.

Quindi, fatte le dovute premesse, torniamo a come si è potuto aprire il vaso di pandora.

In una seduta (molti anni fa)  stavo percorrendo un episodio, con la tecnica di regressione cosciente, di una vita precedente. Inizio a ricordare in modo molto vivido il trauma che mi ha portato alla morte, ma a differenza di altri episodi sono andato oltre. Cioè non mi sono fermato al momento in cui sono morto ma ho proseguito, prima nel tanto citato e famoso tunnel e poi su un lettino bianco in una grande sala asettica con una luce bianca accecante.

La mia sorpresa è stata molto grande, perché nella nostra cultura, ci viene tramandata l’idea del paradiso celeste e solo i più arditi ricercatori arrivano a parlare di un tunnel dove si vede una luce, ma tutti sono a raccontarci che li si sta benissimo. Mente le emozioni che rivivevo non erano per nulla celestiali.

In quei momenti è difficile non scivolare nel pensiero, che sia tutta suggestione, solo una grande familiarità e conoscenza della tecnica, ci permette di non cancellare tutto con pensieri invalidanti.

Tutti ti hanno raccontato che vai in paradiso o all’inferno mentre ti ritrovi su un lettino in un ambiente che assomiglia molto ad una sala operatoria o un laboratorio. Qualcosa non quadrava.!

Grazie a Dio per me non mi ha mai preoccupato essere in contrasto con le tesi socialmente accettate e non mi pesa andare controcorrente, quindi non mi è stato difficile accettare quello che vedevo.

L’ambiente era molto moderno nonostante doveva essere l’alto medioevo in base alla vita appena conclusa.

Chi operava su di me sembravano 2 umanoidi ma non riuscivo a vederli precisamente perché accecato dalla luce abbagliante, ma percepivo molto forte l’emozione di paura e di costrizione. Inoltre avevo la piena percezione di elettrodi infilati in diversi punti del corpo ma in particolare nella testa.

Quindi, non solo tutto quello che mi avevano raccontato era falso, ma era l’esca della trappola. La mia sensazione era quella di essere finito n quel laboratorio proprio inseguendo quella luce che, nella cultura di quel tempo, sarebbe dovuta essere il paradiso eterno dove avrei trovato i miei antenati.

Mentre quello che vedevo era un incubo terrificante, molto simile ai racconti degli addotti di Malanga e di Truman Cash.

Ero completamente immobilizzato ed alla mercè di questi esseri, non capivo! Ed il io disorientamento mi faceva sprofondare sempre di più nel terrore e nel panico.

In quel momento non riuscivo a capire che, le mie emozioni di paura facevano parte dell’implant, che sarebbe seguito. In effetti il panico porta ad essere più vulnerabile ed accettare molto più facilmente le significanze che si vogliono implantare.

Ci sono volute diverse regressioni per realizzare che, gli elettrodi servono, tra le altre cose, ad avere un feedback delle suggestioni che creano, fornendo agli umanoidi una certificazione del lavoro che viene via via svolto.

Quindi il primo consiglio che mi sento di dare è non avere mai paura, perché la paura è l’arma più efficace che viene utilizzata contro di noi.

Ma continuando con l’episodio, quello che emergeva era che, nonostante non avessi un corpo fisico ero bloccato, collegato ad elettrodi e vittima di forti scariche elettriche o almeno io le percepivo come scariche elettriche.

I realtà non è elettricità come la intendiamo noi ma energia vibratoria.

Di fronte a me 2 grandi sfere che gli umanoidi mi avevano costretto ad associare a 2 termini o concetti di una decisione.

Sprofondato in un enorme panico, quello che mi arrivava chiaro, era l’imposizione di scegliere, ma ad ogni scelta c’era la punizione con scariche di energia.

E la cosa è andata avanti per molto, non riuscivo a misurarlo ma la sensazione era di una durata una infinità.

Cambiavano i termini della decisione ed i pensieri che facevo io ma la sequenza dell’incubo era la stessa. Di punizione in punizione la mia determinazione diminuiva e la mia capacità di discernimento veniva annullata da una angoscia terribile. Ci sono volute più sedute per scaricare un simile episodio ma quando sono arrivato a questo obiettivo la mia vita è cambiata.

Prima di queste sedute, nella vita avevo la difficoltà a prendere decisioni, solo chi ha provato questo problema riesce a capire : incapacità di scegliere, rimanere fermo davanti al bivio : scelgo questo lavoro o no, prendo queste scarpe o quelle, ecc. ecc.

Mentre, dopo le sedute che hanno scaricato l’implant, le decisioni erano immediate : giusto il tempo di mettere sui piatti della bilancia pro e contro. Una tale liberazione che mi ha permesso di diventare e sperimentare l’essere imprenditore. Quindi un passo che ha cambiato completamente la vita.

Questo, non per dare importanza all’essere imprenditori, perché a volte può rivelarsi una ulteriore trappola, ma solo per far capire che a quel punto potevo sperimentare cose nuove e quindi lo spazio e le mie prospettive erano molto più ampie.

Il cambiamento positivo era un grandissimo successo, una infinita fonte di benessere e libertà, ma anche la certezza che tutto quello che avevo visto era vero.

Avevo constatato, come molti altri prima di me, il cambiamento come prova certa, che faceva svanire nel nulla ogni sospetto ed ogni incertezza di autenticità di quello che avevo visto nelle sedute.

Non si trattava più di credere o non credere, di avere una opinione piuttosto che un’altra, ma di certezza.

Quando non si ha l’esperienza diretta, ci si può perdere in infinite discussioni senza arrivare a nulla, se non ad antagonismo e confusione. Se non si ha mai mangiato una mela si può discutere all’infinito su che gusto abbia. Ci sarà chi pensa che abbia un gusto e chi pensa ne abbia un altro, qualcuno potrà anche cambiare idea sul gusto che ha, perché l’hanno convinto degli oratori molto abili. Ma tutto questo svanisce al primo morso. Dopo il primo assaggio subentra la certezza e nessuna discussione potrà avere più luogo.

Ora tornando all’implant, non voglio addentrarmi in molte domande che sorgono spontanee : chi sono, perché lo fanno, ecc. ecc.

Mi riservo di pormele e rispondere nei podcast che seguiranno, per il momento basti il passo di aver aperto il vaso di Pandora e riconoscere che quello che inizia ad emergere sia reale.

Mi sono abituato a vedere visi increduli quando inizio a raccontare queste esperienze, e molte volte ho percepito anche i pensieri che stanno dietro a tali espressioni. Alcuni arrivano a dirmeli chiaramente mentre i più si nascondono e mi denigrano alle spalle. Una volta quando scoprivo questo mi arrabbiavo ma con il tempo ho capito che, gli atteggiamenti di derisione, critica o comunque di non accettazione aggressiva verso questi fenomeni, non nasconde l’idiozia come pensavo, ma traumi ancora più potenti.

In altri termini : chi si oppone alla verità sono stati impiantati ancora più pesantemente.

Gli invalidatori come li chiamo io, sono una realtà sociale che esiste e con la quale dobbiamo convivere, come esiste la censura di stato o di potere. Non c’è nessun motivo logico perché entità governative, istituzioni scientifiche, militari o oltre istituzionali debbano negare ed insabbiare qualunque notizia o prova che possa portare alla presa di consapevolezza di alieni e forze di potere occulte.

Eppure lo fanno !

Nei prossimi podcast cerchieremo di capire perché.

Prima allargheremo l’indagine portando decine di altri casi, prenderemo spunti dalla letteratura disponibile, cercheremo di catalogare i diversi tipi di implant, cercheremo di capire gli scopi che stanno dietro a tutto questo, e finalmente stileremo norme di protezione ed una via di fuga.

Nella prigione terrena cosa può esserci di più stimolante se non il progetto di una evasione definitiva?

Avere un percorso, una via di liberazione, dovrebbe essere la cosa più preziosa per un umano, ed io spero di potervene fare dono.

Un abraccio ed alla prossima